Giovanni Petta

                       
             

Ucciferri in mostra
dal 5 aprile al 18 maggio 2008

                     
                               

Ogni abitante della provincia di Isernia dovrebbe visitare la mostra di Vincenzo Ucciferri. Anche solo per il tentativo di europizzare gli sforzi culturali di questo territorio; uno sforzo compiuto, in maniera continuata e tenace, da questo artista fermo e coerente, pieno di una poeticità inossidabile.

Una mostra dovuta, dunque. "Se c'è qualcuno in questo lembo di provincia - scrive, infatti, Giambattista Faralli - che ha scommesso tutta la sua esistenza sulla propria vocazione di artista, infrangendo schemi e luoghi comuni, camminando col suo laborioso bastone su percorsi difficili, rifiutando la normalità, la regola comune, il facile adattamento, l'integrazione, costui è stato Vincenzo Ucciferri".

"Il teatro della memoria" - è questo il titolo della mostra aperta fino al 18 maggio prossimo - riempie i locali del Museo di Arte Contemporanea di una densità umana e artistica incommensurabile. I vari periodi della pittura di Ucciferri sono rappresentati tutti e tutti toccano ed emozionano profondamente. Dall'oscurità magmatica e ancestrale di qualche decennio fa al bianco purificante dell'ultimo periodo. Dallo stile figurativo attento alle sofferenze dell'uomo all'astratto dissonante e sconcertante che fa degli oggetti simboli inquietanti, strumenti comunicanti. Dagli orizzonti lontani che tentano un difficile contatto con l'oro delle nuvole ai codici a barre che segnano e organizzano, che misurano e condizionano la contemporaneità dell'uomo.

Poi i colori forti di un momento che sembra ammiccare alla pop-art ma che invece, secondo noi, è attenzione non ironica e non soltanto grafica agli oggetti del quotidiano. Ucciferri ha sempre considerato mani e forbici, teste e montagne, statue e uomini come materia organica indistinta di un "Uno" che tutto tiene insieme. Come se ogni atomo del Cosmo dovesse avere dignità riconosciuta, come se ogni cosa avesse diritto di appartenere ad una sorta di fratellanza universale fortemente desiderata.

                               
                       

 

                       

 

Web
Analytics Made Easy - StatCounter