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TURZO PER IL BENE COMUNE DI MAGGIO 2015

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TUTTO È GIUSTO

Qualche sera fa abbiamo fatto una trasferta al Uain Bar di Caserta e in quella occasione Ruzone ha affermato che nel mese di aprile, in Molise, sono successe tutte cose giuste.

Il direttore generale e il commissario di Molise Acque sono stati assolti dall’accusa di peculato. Avevano portato a mangiare, per il pranzo di Natale 2011, i 95 dipendenti dell’ente in un ristorante di Termoli. E avevano pagato con i soldi di Molise Acque. Il giudice ha detto che “Non c’è stata alcuna volontà di utilizzare i fondi pubblici per fini diversi da quelli istituzionali” e quindi il fatto non costituisce reato. Ruzzone, che è curioso di sapere se a tavola si sono bevuti l’acqua o la Tintilia, ha detto che è giusto perché pure lui a Natale si porta a mangiare Luigi La Pica che lo aiuta tutto l’anno dentro alla vigna che per buffoneria chiama Molise Vino con tanto di tabella. E pure lui paga con i soldi della ditta. Solo che la ditta è la sua.

Iorio ha fatto una riunione all’Hotel Europa di Isernia e ha detto che il Molise ha bisogno di lui e che si deve far cadere il governo Frattura perché se no andiamo a capasotto. Ruta e Leva sono dello stesso parere, pur avendo loro stessi messo Frattura dove sta mo. Non è la prima volta che Leva si trova sulle stesse posizioni di Iorio. Ruzzone dice che è giusto: perché pure alla cantina Iammacone, quando facciamo le squadre per il tressette, gira e rigira Ruzzone va con Mario Cotica, io con Iammacone, Gino Recchiamoscia con Peppino Mesoquarto. Ogni tanto, è vero, ci ammischiamo per fare qualcosa di diverso ma quando dobbiamo giocare seriamente ognuno si cerca il compagno suo.

Nel mese di aprile, Gianfranco Vitagliano si è incazzato assai perché lo hanno messo in mezzo per la storia dello zuccherificio e se l’è presa con i giornalisti che scrivono senza controllare le notizie. Poi ci ha ripensato e ha sparato a zero contro quelli che fanno uscire le notizie dalla Procura prima che le notizie arrivano a chi devono arrivare. Ruzzone dice che è giusto. Che le brutte notizie è meglio se le sanno prima quelli della famiglia così quando arrivano all’interessato la famiglia lo può sostenere.

Pure il sindaco di Venafro, Sorbo, si è adeguato. Ha levato dalla giunta uno di “sinistra” e ha messo dentro uno di “destra”. Quelli dell’opposizione lo hanno subito offeso chiamandolo democristiano e questa cosa a Ruzzone non è piaciuta. Perché usano questa parola per offendere? Che ci sta di male ad essere democristiano? E pure questa cosa di Sorbo a lui è sembrata giusta. Che è sempre meglio non litigare e mantenere stabili le amministrazioni. Che qua, come stanno le cose, rischi che se fai cadere un sindaco poi non ti fanno rifare le elezioni o te le fanno fare differente. Come con la Provincia di Isernia: che si sono trovati un presidente, eletto dai consiglieri comunali.

A Venafro, il mese scorso, hanno arresto un rumeno che aveva rubato dentro alla villa toscana della contessa Branca, quella che fa il Fernet. Pure questo è giusto, ha detto Ruzzone. Alla fine ci vuole sempre l’amaro. Per digerire.


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