LETTURE EFFERVESCENTI 2007-2008
Incontro con Giovanni Pallotta (stampatore, editore)

13 febbraio 2008

 

Le edizioni precedenti

 

 

 


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Sono un grafico che lavora ad Isernia da diversi anni.

Nel mio studio si fa grafica, sia di tipo pubblicitario che editoriale.

Sono qui per parlarvi e per riferirvi le mie esperienze nel campo del libro.

Ho utilizzato “costruzione” e non “fare” un libro perché “fare il libro” lo usa anche chi scrive soltanto il libro.

Il libro è un oggetto molto complesso. Ci lavorano molte persone; persone che interagiscono e non lavorano mai separatamente.
 

       


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Un libro è un insieme di fogli tenuto insieme da una legatura

Nei tempi remoti non era così
Un libro non era rilegato

Il materiale scrittorio era molto fragile

C’era la necessità di proteggere il libro dopo la lettura

Più fogli di papiro venivano tenuti insieme e arrotolati su un’asta

Il rotolo veniva conservato in un sorta di tubo
 

     


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Nel 1964, l’Unesco dà una definizione del libro:
«È una pubblicazione non periodica, stampata, con almeno 49 pagine, copertina non compresa»

Il codice a barre che è stampigliato nei libri è un codice di 13 cifre; è un numero internazionale per l’identificazione del libro

Ogni volta che l’editore attribuisce un isbn ad un proprio libro deve compilare una scheda ed inviarla all’editrice bibliografica che cura tutti gli isbn italiani

L’editore scrive l’autore il titolo la casa editrice il prezzo di vendita numero di pagine formato (viene descritto completamente il libro)
 

 

 

Appunti

Tipi di libro
Libro manoscritto
Libro a stampa
e-book
audiolibro

sono manoscritti tutti i libri che precedono l’invenzione della stampa
possono essere manoscritti anche libri successivi a questo periodo

la stampa è stata inventata a metà del ‘400, quella a carattere mobili. Prima del ‘450 si stampava ugualmente con la xilografia (l’incisione di materiali teneri lasciando in rilievo il disegno da stampare e scontornando intorno, inchiostrando e stampando)

i cinesi conoscevano la stampa da molto tempo ma il sistema di stampa era diverso dal nostro a causa della maggior fragilità della carta di riso o di gelso. Quando si stampava non si poteva maltrattare la carta.

Prima di Gutenberg si stampavano disegni, immaginette, carte da gioco. Le matrici erano fragili e non permettevano grandi tirature.

La novità è l’invenzione dei caratteri mobili. Gutenberg venne facilitato dal fatto di essere orefice. Da solo non riuscì a portare a termine l’invenzione dei caratteri mobili. Si appoggiò ad un ricco di Magonza: fondò una tipografia da cui nel 1956 venne fuori la Bibbia a 42 linee.

Le prime stampe, anche la Bibbia di Gutemberg, imitavano molto il manoscritto perché dovevano vincere la diffidenza del compratore.

Sistemi di stampa

Caratteri mobili – è quello più intuitivo (rilievografia) – xilografia, zincografia, timbri ecc.

Tecnica in piano – principi della litografia. La litografia fu inventata da Senefelder nel 1796-99. In un fiume aveva scoperto delle pietre particolari. Se si disegnava con una matita grassa su queste pietre, la pietra assorbiva l’acqua tranne che nei punti in cui era stata toccata dalla matita grassa.

Si disegnava su quella pietra con una matita grassa, si bagnava la pietra che rimaneva bagnata tranne che in quel punto. Poi si usava un inchiostro grasso (che è idrorepellente). Si metteva l’inchiostro su tutta la pietra ma che rimaneva solo sulle parti asciutte.

Bastava appoggiare un foglio per ottenere la stampa. Questo sistema di stampa artistica ha dato origine all’offset che permette di stampare ventimila copie orarie e anche di più

Un altro sistema di stampa è la calcografia. Si inchiostra una lastra di rame incisa e si mette a contatto con il foglio da stampare. Si chiama anche incavografia. Se vogliamo fare un’acquaforte si incide con un acido invece che ocn il bulino.

Xerocopia - è il sistema delle macchine fotocopiatrice. Significa stampa a secco. Si utilizza l’elettricità statica.

Poi Giovanni Pallotta ha parlato dell'impaginazione, riportando la definizione di Paratesto (tutto ciò che è nel libro e che non è parte del testo: il titolo, il sottotitolo, il frontespizio, il colophon)