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 Manuela Avakian - Una terra per Siran - Prospettiva editrice - Civitavecchia, Novembre 2003

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L'incontro del 6 aprile 2005

 

CALENDARIO INIZIATIVA CULTURALE ARMENA ORGANIZZATA DAL COMUNE DI GALLARATE “INCONTRO CON IL POPOLO ARMENO”

Gallarate Venerdì 11/03/2005---Sabato 26/03/2005.

Venerdì 11/03/2005 conferenza stampa in sala giunta ore 11.00 alla presenza di giornalisti carta stampata e televisioni locali.

Sabato 12/03/2005 inaugurazione della mostra di architettura “le pietre urlanti d’Armenia” presso il Museo degli Studi Patri di Gallarate via Borgo Antico.Questa mostra rimarrà aperta al pubblico fino al 26/03/2005.

Domenica 13/03/2005 concerto del Coro Armeno Sayat Nova di Nizza, diretto dal M° Khacig Yilmazian Teatro Nuovo di Gallarate.

Lunedì 14/03/2005 ore 21.00 incontro con le scrittrici Prof. Antonia Arslan e sig.ra Manuela Avakian autrici rispettivamente di “la masseria delle allodole” e “una terra per Siran” presso la sala Dragoni del centro “Il Melo” di Gallarate.

Martedì 15/03/2005 ore 18.00 presso il salone di ingresso di Palazzo Borghi, sede centrale del Municipio di Gallarate inaugurazione della mostra “Armin Wegner e gli armeni in Anatolia 1915” foto sul genocidio perpetrato contro gli armeni per ordine del governo turco ottomano.Questa mostra rimarrà aperta al pubblico fino al 26/03/2005.

Martedì 15/03/2005 ore 21.00 incontro con il Prof. Aldo Ferrari che presenterà una relazione dal titolo “3000 anni di storia dell’Armenia”. La serata sarà presentata dal Dott. Ardavasd Serapian, presidente dell’Unione degli Armeni d’Italia, presso la sala Dragoni del centro “Il Melo” di Gallarate.

Mercoledì 16/03/2005 ore 21.00 incontro con l’Arch. Dott. Gayané Casnati che presenterà una relazione sull’architettura armena e del Prof. Dr. Lorenzo Dominioni che presenterà una sua personale ricerca sull’influenza dei motivi architettonici armeni nella architettura lombarda.

Venerdì 18/03/2005 ore 20.00 cena a base di specialità armene presso l’Istituto Alberghiero di Gallarate. Su prenotazione, prezzo 20 €.

 

A tutti i ragazzi di "Lettureffervescenti"

Senza sprecare fiumi di parole ho bisogno di dirvi che siete stati davvero in gamba. Tant'è che in vari momenti , per la prima volta in anni, ho avuto nostalgia della scuola e ho desiderato essere una di voi.

Mia madre e la sua amica, entrambe insegnanti, hanno dichiarato "Crediamo di nuovo nella scuola".

Siete in gamba, ripeto, (...). Mi è dispiaciuto non conoscere il vostro Preside. Senza il suo contributo il nostro pomeriggio "effervescente" non sarebbe stato possibile.

Profonde le letture, interessanti i commenti e intelligenti le domande. Se possibile, mi piacerebbe avere copie dei vostri lavori come ricordo. Teniamoci comunque in contatto. Un abbraccio.

Manuela Avakian
8 aprile 2005

 

 

martedì 22 Marzo 2005
alle ore 15.30
Manuela sarà ospite della trasmissione radiofonica "Fahrenheit"
di rai tre

 

Links

Un'intervista

Libreria donna

 

Vai all'incontro del 6 aprile 2005

 

9 gennaio 2005

Cari ragazzi,

ben tornati a scuola. E' da qualche anno che non vivo più l'esperienza traumatica del ritorno dietro i banchi dopo le vacanze di Natale ma, credetemi, il dolore è ancora vivo per cui avete tutta la mia solidarietà.

Vorrei alleviare le vostre pene condividendo con voi il PAKLAVA' che sto gustando in questo momento. Volete sapere di cosa si tratta? E' un dolce armeno che mia nonna fa non più di una volta all'anno (come tutte le pietanze armene richiede un sacco di lavoro).

Alcune notizie che riguardano me: oltre a scrivere e leggere amo il buon cinema, il teatro, viaggiare ma anche dedicarmi ad attività culinarie. So preparare pietanze pugliesi oltre a piatti armeni ed etiopici. Parlo correntemente l'armeno e l'inglese e mi diverto a confrontare modi di dire tra queste due lingue e l'italiano.

Come già saprete il nostro incontro è stato fissato per il 6 aprile. Sono curiosa di conoscere voi, la vostra scuola e anche Isernia che non ho mai visto.
Ho visitato il vostro sito e devo complimentarmi con i vostri insegnanti per il bellissimo progetto.

Cordiali saluti

Manuela Avakian

Osservava il padre e ancora una volta sentiva quella voce dentro di sé: “No, non può succedere. Non deve succedere.”
Non voleva, non poteva perderlo, non ora. Avevano ancora troppe cose da dirsi, tante da fare insieme. Avrebbe voluto sedersi accanto a lui, appoggiare la testa sulla sua ancora possente spalla e spiegare: “Credevo di odiarti quando ero bambina. Credevo che tu fossi cattivo e la mamma buona. Il solito bianco e nero dei bambini. Più tardi, per anni, ho pensato, ho cercato di ricomporre. Noi sentivamo le urla in cucina e in salotto. Sentivamo le tue accuse e minacce, le deboli difese della mamma, le sue lacrime. Ma cosa accadeva in camera da letto? Tra un parto ed un aborto? Era lì, in gran parte, che le vostre vite si formavano e si deformavano. Chi, tra voi due, non ha saputo ascoltare l’altro? E chi, tra voi due, ne usciva maggiormente frustrato e umiliato? Di chi era veramente la colpa?

 

Prima di tutto

prima di tutto ti auguro buone feste. Complimenti per il vostro bellissimo progetto (mia madre insegna inglese in una scuola superiore qui a Taranto ed è rimasta colpita dall'iniziativa).

Mi chiedete anche qualche informazione su di me. Sono nata a Taranto il 12 maggio 1977 di madre armena e padre italiano. Il cognome che uso per le mie pubblicazioni è, infatti, quello di mia madre.

Ho sempre amato la letteratura e scrivere è una mia passione sin da quando ero piccola. Tra i miei autori preferiti ci sono Kundera, Allende, Sepulveda, Marquez...

Se gli studenti hanno delle domande da rivolgermi possono tranquillamente farlo. Sarò lieta di rispondere. Non vedo l'ora di conoscervi tutti.

Cordiali saluti

Manuela Avakian

 

Manuela Avakian è nata a Taranto nel 1977. La sua formazione umana e culturale è stata fortemente determinata dal legame affettivo con i nonni materni, entrambi di origine armena. Nella sfera dell’istruzione, la sua scelta pragmatica, ovvero gli studi nell’ambito della chimica ambientale, non ha soffocato la sua passione per la scrittura. Questa è la sua prima pubblicazione.

   

La crescita umana ed artistica di Manuela Avakian, nata a Taranto nel 1977 ma di origine armena, è stata fortemente segnata dal legame con i nonni materni scampati al genocidio armeno.

La biografia della Avakian si riflette nelle vicissitudini di Siran, la protagonista del romanzo. Siran, nata in Etiopia da profughi sopravvissuti al genocidio armeno, cerca affanosamente una patria, una terra in cui integrarsi. Non riconosce questa terra nè in Etiopia, sua terra natale, nè in Armenia, la terra dei suoi avi, alla fine riuscirà a trovarla in Puglia, a Taranto.