Liceo Scientifico
Majorana -Isernia
L'incontro del 21 maggio 2004
Chiara Marchelli
Sipario sulle «Letture effervescenti»
Successo per Chiara Marchelli e il suo «Angeli e
cani»
di SILVIA DE CRISTOFARO
L'atrocità di
azioni di violenza quali gli abusi sui bambini, i traffici illegali di organi, le adozioni
non legali colpiscono i giovani tanto che l'attenzione è spesso trasformata in
riflessione su ciò che accade, su ciò che non deve accadere. La lettura di un toccante
"Angeli e cani", edito da Marsilio e primo romanzo della scrittrice valdostana
Chiara Marchelli, inquieta per la tematica affrontata dalla protagonista Maddalena su
un'infanzia sfruttata, maltrattata da coscienze senza scrupoli. È le sensazioni son forti
quando tra romanzo ed inchiesta, la giornalista protagonista inizia un'inchiesta sulle
reti internazionali di traffico infantile. Una storia inventata ma tratta da episodi
purtroppo reali, quella che la scrittrice (laureata a Venezia in lingue orientali, ha già
scritto diversi racconti) ha presentato, presso la facoltà di scienze matematiche ad
Isernia, ai ragazzi del liceo scientifico "Ettore Majorana" . Che in occasione
dell'ultimo appuntamento di "Letture effervescenti", programma didattico di
avvicinamento alla narrativa ed ai giovani autori ideato dai docenti Francesca Penta e
Giovanni Petta, hanno discusso su questa crude violenza sui minori ascoltando anche il
resoconto di una ricerca sui diversi e tanti casi di sfruttamento attuata dall'economista
Nicola Paolino intervenuto all'incontro. A cui ha preso parte l'ispettrice Rossana Di
Pilla che ha lodato l'iniziativa dell'istituto isernino perché basata sull'incentivazione
alla lettura e sul colloquio con gli stessi autori. Soddisfatto il preside Rocco Brunetti
e soddisfatti gli studenti partecipanti al programma che hanno potuto apprezzare il lavoro
e la passione di questi giovanissimi scrittori. Esperienze che val la pena ripetere.
da IL TEMPO domenica 23 maggio 2004
L'incontro
Chiara Marchelli con Nicola Paolino che sta
per pubblicare uno studio sulla «Monelleria vagante»
Chiara Marchelli
