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Le dimissioni della Scarabeo - 2
di Giovanni Petta


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2 ottobre 2022



Il post di ieri, in cui invitavo il sindaco e l'ex assessore a una maggiore chiarezza, ha fatto sì che la domenica si caratterizzasse per sette belle telefonate - quattro ricevute e tre fatte da me - che mi hanno aiuitato a fare chiarezza  su questo argomento così importante per il periodo che stiamo vivendo e per la situazione in cui versano i servizi sanitari erogati in città.

Chiarezza? Non proprio, ma almeno siamo riusciti ad avere qualche informazione in più. E le informazioni, diverse tra loro nei contenuti, fanno immaginare che - non si sa quanto - la dotttoressa Scarabeo parlerà e inviterà i giornalisti a una conferenza stampa convocata appositamente. E questo è un fatto. Tutte le altre informazioni raccolte nella giornata di oggi, inoltre, portano a due ipotesi completamente diverse nel raccontare quanto accaduto nei giorni scorsi.

Ipotesi Uno

Tra assessore e sindaco non c'è stato feeling sin dall'inizio della loro esperienza amministrativa. Troppo diversi caratterialmente. Sempre vivace e pronta al confronto duro, l'una. Sempre tranquillo e pronto a rimandare le discussioni chiarificatrici, l'altro. Sempre capace di dire in faccia le cose che pensava, l'una. Sempre morbido e accomodante, lucido nel perseguire gli obiettivi pratici, l'altro.

Francesca Scarabeo non ha sopportato, già dai primi giorni, il fatto che le politiche sociali fossero andate a Leda Ruggiero, proveniente da Azione, nipote di Gabriele Melogli e quindi dall'altra parte prima delle elezioni. La scelta della Ruggiero è sempre stata l'elemento comprovante l'idea che l'assessore si era fatta del suo sindaco: troppo vicino a Patriciello. Per questo motivo, nei primi mesi di lavoro in giunta, la dottoressa Scarabeo ha mal sopportato la Ruggiero. Successivamente, le sue attenzioni negative si sono spostate sulle Vinci, colpevole di essere eccessivamente gratificata dalla fiducia del sindaco e accusata di essere debordante nelle deleghe degli altri, soprattutto della Scarabeo stessa.

Chi sostiene questa ipotesi dice anche che il Sindaco non hai mai detto un no alle proposte dell'assessore alla Sanità. Che quest'ultima, invece, avrebbe frequentato poco le riunioni, persino di giunta, e che la sua firma, infatti, manca sotto il testo di molte delibere. Viene poi riportato un particolare, la goccia che avrebbe fatto traboccare il vaso. Prima delle riunioni di maggioranza, Federica Vinci riceve da tutti le proposte di argomenti da mettere all'ordine del giorno. Lei non fa altro che trascriverli. Nell'ultima riunione di questo tipo, all'ordine del giorno c'era anche la richiesta di un signore, uno sconosciuto, che chiedeva di fare un'assemblea pubblica sul tema della sanità. La dottoressa Scarabeo si sarebbe arrabbiata perché non avvertita di tale richiesta ricevuta dal vice-sindaco Vinci e non inoltrata a lei. Tornata a casa, l'assessore avrebbe rimuginato sulla cosa e dopo qualche ora avrebbe scritto il post che dava inizio alla crisi.

Secondo i sostenitori dell'ipotesi Uno, la Scarabeo avrebbe intenzione di candidarsi alle regionali e di "fare la vittima" - di recitare il ruolo di quella scacciata dalla giunta isernina per aver voluto difendere la sanità pubblica - perché ciò giocherebbe a suo favore nei mesi precedenti e durante la campagna elettorale. Chi sostiene tale ipotesi vuole dunque vedere e descrivere la dottoressa Scarabeo come una irresponsabile, ingestibile, interessata ad altri obiettivi, obiettivi diversi da quelli attinenti alle deleghe che le erano state affidate.

Ipotesi Due

Anche chi sostiene la tesi contraria parte dal fatto che tra i due non ci sia mai stata molta simpatia. Ciò perché la Scarabeo non aveva gradito la nomina della Ruggiero. Giustamente, per i sostenitori di questa ipotesi. Per quale motivo la Ruggiero avrebbe dovuto occuparsi di politiche sociali? Per sua stessa ammissione, il neo assessore si era presentata alla stampa e ai cittadini come insesperta in materia. E poi aveva sostenuto la lista che aveva perso le elezioni. Perché nominarla in giunta?

Anche per i sostenitori della tesi Due, la Scarabeo avrebbe spostato le sue attenzioni negative sulla Vinci ma a ragione.Sia la Vinci che la Del Bianco avrebbero assunto spesso atteggiamenti eccessivamente disattenti alla condivisione delle decisioni (la prima) e da maestrina (la seconda). Il carattere "passionale" - come ha detto un giornalista in conferenza stampa - della Scarabeo non avrebbero sopportato tutto ciò. Anche perché il vice-sindaco avrebbe sconfinato nel campo dell'assessore alla Sanità più volte. Come nel caso di quella riunione di maggioranza raccontata sopra. I sostenitori della tesi Due aggiungono al racconto che la proposta della Vinci, relativa all'incontro con questo personaggio proponente un'assemblea sulla sanità, era stata bocciata da tutti in riunione. Nel report successivo arrivato nella chat della maggioranza (la Vinci lo fa ogni volta per riepilogare gli argomenti e le intenzioni espresse) avrebbe scritto "Invito al signor X per assemblea pubblica" non tenendo in alcuna considerazione quanto deciso in riunione e soprattutto quanto sostenuto dall'assessore alla sanità.

I sostenitori della tesi Due, dunque, descrivono una dottoressa Scarabeo capace di dire chiaramente ciò che pensa, senza mezzi termini, e stufa di sopportare la prepotenza politica del vice-Sindaco. anche perché Federica Vinci è sempre stata eccessivamente attenta a parcellizzare i compiti, tanto che avrebbe voluto che di ogni singola frazione si fosse occupato un solo consigliere. Proposta bocciata dagli altri ma che dimostra la sua idea di lavoro. Idea non rispettata nel caso della mail arrivata e non inoltrata a chi di competenza. Ciò è accaduto per scarsa considerazione della Scarabeo o è stata una mossa fatta apposta per provocare la reazione dell'assessore? In effetti, non ci sono state difese nei suoi confronti: tutta la maggioranza si è trovata subito d'accordo nel defenestrare l'assessore, quasi fosse un evento atteso o almeno desiderato. Sarà stato anche provocato?

Viene aggiunto, inoltre, che la commissione di indagine sulla sanità, voluta dalla Scarabeo e approvata inspiegabilmente solo pochi giorni fa, non era fine a se stessa - come ha sottolineato il sindaco in conferenza stampa e bocciando, in questo modo, l'idea dell'assessore - ma voleva, nelle intenzioni di chi l'aveva proposta, trovare gli squilibri di bilancio e migliorare in questo modo - spendendo virtuosamente - il servizio sanitario offerto ai cittadini di Isernia.

Fine delle ipotesi. Naturalmente, nientìaltro che ipotesi, in attesa delle dichiarazioni dei protagonisti.

A questo punto, bisognerebbe commentare. Io non lo faccio perché gli elementi che ho trovato sono troppo contrastanti tra loro. Forse è il caso di rimanere in attesa della conferenza stampa dell'ex assessore e delle conseguenti inevitabili reazioni del sindaco. Forse solo allora avremo gli elementi per giudicare con ragione.

Intanto, nell'attesa di ciò che dovrà accadere, sarebbe il caso di sentire i medici dell'ospedale e i pazienti. Le cose laggiù non vanno bene. È un invito alle televisioni e ai giornalisti in genere a scendere più spesso in ospedale e a raccontare cosa succede. Aiutare i medici a dare e i malati a ricevere un servizio migliore nell'attesa della nomina di un nuovo assessore alla sanità o delle azioni fatte direttamente dal sindaco, che ha in questo momento le deleghe specifiche.

E nel caso Castrataro decidesse di nominare Nicolina Del Bianco come nuovo assessore, aspettiamoci altre effervescenze in senso alla maggioranza. Così dicono i sostenitori della Ipotesi Due.


   

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